La settimana scorsa, dal 18 al 23 novembre, ricorreva l’ottava edizione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile.
Il tema di quest’anno è stato “I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività”. Recependo l’importanza del messaggio, nell’ambito dell’ educazione ambientale, abbiamo aderito alla proposta del CEA “Torre sul porto” di San Benedetto del Tronto e ci siamo recati con una classe alla Riserva Naturale Regionale Sentina per una escursione all’insegna di una piacevole ed interessante giornata vissuta in un ambiente naturale. Gli alunni del 3^B del Liceo linguistico, accompagnati dai docenti prof.sse Vena, Marchei e Beuchot, hanno potuto così ammirare e capire l’importanza dell’area protetta.
La Riserva Sentina, infatti, riveste estrema importanza sia dal punto di vista naturalistico che storico. Istituita nel 2004, ha un’estensione di quasi 180 ettari ed è situata nella fascia costiera tra l’abitato di Porto d’Ascoli a nord e la foce del Tronto a sud. E’ importante sia per la presenza di numerose specie floristiche presenti sulla fascia litorale, sulla zona dunale e retrodunale, alcune delle quali minacciate di estinzione, ma anche per essere un’area di sosta per l’avifauna migratoria, poiché è considerata unica zona umida di rilevante interesse nazionale compresa tra il Gargano e il delta del Po (CNR 1967).
In questi anni, soprattutto dopo il ripristino dei laghetti, numerose sono state le specie avvistate: aironi, gru, anatre di ogni tipo, fenicotteri, falchi, cavaliere d’Italia, martin pescatore, upupe, ibis, cigni e molte altre specie. La Sentina presenta anche una costruzione molto antica. E’ la Torre sul porto del 1543, una struttura a pianta ottagonale realizzata come torre di avvistamento per la difesa dai pirati turchi e saraceni. Successivamente, nel 1673, parte della torre è stata inglobata in una nuova struttura rettangolare destinata ad ospitare una guardia armata per la difesa del porto e per la sorveglianza sanitaria, data la diffusione della peste, per cautelare il territorio ascolano dall’arrivo di merci e uomini d’oltremare. Negli anni successivi, la struttura fu trasformata in un punto d’appoggio per pescatori e poi tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 divenne abitazione per i contadini che coltivavano le terre circostanti.
Oggi la Torre è stata restaurata esternamente ma deve essere messa ancora in sicurezza internamente per diventare in futuro la sede e il centro visite della Riserva. A far da guida durante l’escursione c’erano il coordinatore del CEA Giuseppe Marcucci, un responsabile del CEA Alessio Giuliani, l’architetto Serena Sgariglia e il docente dell’Università di Camerino Luca Bracchetti, i quali hanno ampiamente illustrato le peculiarità dell’area protetta e spiegato come il paesaggio sia la risultante di un insieme di elementi derivati da eventi naturali che nel tempo si fondono con le vicende dell’uomo. La passeggiata è stata molto piacevole. Gli alunni hanno mostrato interesse ed entusiasmo ed hanno potuto godere della vista nei laghetti della Riserva, di un bellissimo cigno, di anatre e di garzette. Si auspica soprattutto che abbiano compreso che ambienti come questi vanno tutelati e mantenuti integri nella loro naturalità.
A noi docenti compete non solo trasmettere saperi e conoscenze, ma educare le giovani generazioni al rispetto di tanti valori, tra cui il rispetto della natura. Tutti comunque dobbiamo ricordare che gli ambienti naturali non ci sono stati lasciati in eredità dalle generazioni passate, ma li abbiamo avuti in prestito dalla generazioni future. GALLERIA FOTOGRAFICA (CLICCA QUI) |