Al via “LOCALARTE3.0: CONOSCERE E VALORIZZARE IL TERRITORIO”, progetto d’Istituto che si propone come un lavoro sinergico tra cultura, arte e valorizzazione del territorio e ha, inoltre, l’intento di creare uno spazio virtuale che, al contempo, trovi la sua realizzazione concreta in proposte operative/lavorative sul territorio locale.

Tutto il progetto didattico ha la finalità di avvicinare gli studenti dell’IIS “Capriotti” a contenuti che didatticamente si presentano asettici e distanti dai propri interessi, ma che in realtà sono strettamente connessi alla realtà quotidiana.

In sintonia con il PTOF, questa proposta progettuale intende fornire ai giovani strumenti operativi adeguati per garantire loro conoscenze, abilità e competenze tali da permettere un positivo confronto con la realtà circostante europea ed extraeuropea in una dimensione collegiale, attraverso percorsi formativi multidisciplinari e interdisciplinari.

Gli studenti dell’indirizzo linguistico avranno il compito di preparare e predisporre le schede tecniche plurilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco) di aree monumentali ed archeologiche locali, contestualizzandone anche gli oggetti contenuti nelle collezioni museali regionali e civiche.

Ai ragazzi dell’indirizzo informatico sarà invece affidato l’incarico di preparare una piattaforma digitale attraverso la quale tutto il materiale strutturato potrà essere fruibile da una utenza nazionale ed internazionale.

All’interno del progetto saranno, inoltre, previsti alcuni percorsi operativi che avranno la finalità di mettere in risalto, attraverso l’uso di un linguaggio iconografico o fumettistico, quale alternativa a quello parlato o scritto, specifiche abilità di alunni con Bisogni educativi speciali (BES).

Il progetto si articolerà nel triennio 2016/2019, dal mese di novembre a quello di maggio, coinvolgendo, annualmente, le classi terze e quarte degli indirizzi Linguistico e SIA (Sistemi Informativo Aziendali) dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Capriotti” di San Benedetto del Tronto.

La prima tappa di questo percorso, avvenuta lo scorso 25 ottobre, ha riguardato la visita ai resti archeologici dell’antica città romana di Cupra Marittima, in particolare quelli visibili nel centro cittadino, il Foro, e di una villa situata nelle vicinanze del litorale. L’area del Foro è particolarmente suggestiva ed è oggi inserita all’interno di un piccolo e ben curato Parco Archeologico, gestito dal Comune di Cupra Marittima. Il rudere di un casale di campagna insiste sul grande basamento in muratura di un tempio dedicato probabilmente a Giove, Giunone e Minerva, costruito nella prima età imperiale romana, quando Augusto promosse la piccola città al rango di municipio, collegandola all’antico e celebre santuario della dea Cupra, fondato molti secoli prima dagli Etruschi. Accanto al tempio si conservano due piccoli archi onorari, una sistemazione presente nei fori di altre città romane, come Pompei.

Le informazioni sulla città e sulla storia dei suoi monumenti ci sono state fornite dall’équipe dell’Università di Napoli l’Orientale, diretta dal prof. Fabrizio Pesando, che in quei giorni stava effettuando una rilevazione dei monumenti per definirne lo stato di conservazione dopo le numerose scosse di terremoto che hanno sconvolto la nostra regione. Alcuni collaboratori al progetto hanno illustrato le tecniche di rilievo, effettuato con l’ausilio di un laserscanner e di un drone per le riprese ad alta definizione. La visita si è conclusa presso l’attuale distributore della Totalerg, ove, protetti da una copertura, si trovano i resti di una villa romana utilizzata per ben quattro secoli: nata come fattoria per la produzione del vino, fu successivamente trasformata in villa d’otium con l’aggiunta di una terma e di un raffinato salone per banchetti allietato da una fontana monumentale (ninfeo).