Il ricordo di Birgitta Eriksson, dirigente della Balderskolan, Skellefteå, Svezia.
"Queste parole vogliono portarti, Birgitta, il dolore, l'affetto, l'amicizia, la vicinanza alla tua cara famiglia, - del Dirigente scolastico dell'Istituto Tecnico Economico e Liceo Linguistico "A. Capriotti", prof.ssa Elisa Vita, che, grazie ai nostri racconti, nutre grande stima per te; - di Fiorella Marchei e la sua famiglia; - di tutti i ragazzi che hai accolto durante gli scambi culturali, con amore, con serenità, con saggezza; - delle colleghe coinvolte negli scambi culturali. Nell'antica Grecia un filosofo di nome Socrate si era così espresso - Temere la morte, o cittadini, non è altro che credere di essere sapienti e non esserlo. Il morire è una di queste due cose: o è come un non essere più nulla o è proprio, come dicono alcuni, una specie di mutamento e di migrazione dell'anima da questo luogo quaggiù. E ancora, quanto non pagherebbe ciascuno di voi per starsene insieme con Orfeo e con Museo, con Omero e con Esiodo? Io, per quanto mi riguarda, non una volta soltanto vorrei morire.-
Noi, cara Birgitta, sostenuti dalla fede in Dio, vogliamo credere in questa seconda possibilità e immaginarti nel sommo della felicità insieme alle persone che hai tanto amato. Vogliamo concederti ancora di più, il dono dell'Eternità nei nostri cuori: continuerai ad essere nei nostri pensieri; continuerai a consigliare le nostre scelte con quella serenità e sicurezza che solo tu sapevi infondere; continuerai ad essere lì, per noi, ad aspettare il nostro ritorno. E ogni volta che pianificheremo un nuovo scambio con la tua scuola, la Balderskolan, cercheremo di ricordare quello che tu ci hai insegnato, vale a dire: -il calore dell'accoglienza; -la comprensione per le tante sfaccettature della vita; -la capacità di comunicare con i giovani e di dirigere al meglio le loro scelte; -il rispetto per la vita di ogni persona incontrata; -il senso di responsabilità e l'amore incondizionato nell'essere dirigente scolastico, insegnante, moglie, madre, nonna, amica.
Sai Birgitta? Quando mi chiedono perché tanto lavoro per gli scambi culturali, trovo naturale rispondere la motivazione più vera è incontrare le persone speciali come te e far crescere nei giovani e nella società tutta il senso della libertà, del rispetto, della responsabilità, della complicità al di là di ogni confine.
Per sempre la tua amica Fiorella Marchei |