LA COSTITUZIONE: CIÒ CHE CI SIAMO DATI NEL MOMENTO IN CUI ERAVAMO SOBRI A VALERE PER I MOMENTI IN CUI SIAMO SBRONZI Il 29 novembre le classi terze e quarte dell’Istituto tecnico e del Liceo Linguistico hanno partecipato all’appuntamento annuale con il dottor Gherardo Colombo in diretta satellitare presso il Palariviera. L’incontro, proposto dall’associazione “Sulleregole” e condotto da PIF, era intitolato “Costituzione a colazione”. Gherardo Colombo, un magistrato che ha lasciato la magistratura nel 2007 per dedicarsi all’educazione alla legalità, ha cercato di far capire a noi giovani studenti l’importanza della Costituzione.
Interessante è stato lo spunto di riflessione tratto dai filmati riguardanti alcuni tra i più drammatici eventi del Novecento: il lancio della bomba atomica su Hiroshima nel 1945, lo sterminio degli Ebrei nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale, il rogo dei libri nel maggio del 1933 presso l’Opernplatz di Berlino, la distruzione della città di Norimberga da parte delle forze alleate nel 1944. Il dott. Colombo ha fatto notare che la nostra Costituzione è stata scritta proprio dopo quelle tragedie, per affermare con forza i principi di democrazia e libertà. Particolare rilievo è stato dato alla citazione “la Costituzione è ciò che ci siamo dati nel momento in cui eravamo sobri, a valere per i momenti in cui siamo sbronzi”. E ancora: “l’Italia può essere una democrazia solo se le persone sono importanti allo stesso modo. Se la dignità di qualcuno viene messa in discussione, viene messa in discussione quella di tutti”. Nell’ultima parte dell’incontro è stato dato spazio alle domande poste da ragazzi di Sud, Centro e Nord Italia. Una di queste riguardava le leggi che negano i diritti fondamentali, come le leggi razziali emanate in Italia nel 1938: “È giusto o meno rispettare le leggi in casi come questo?” La risposta del dottor Colombo è stata netta: “Ribellarsi alle leggi in contrasto con la Costituzione attraverso la disobbedienza civile è un dovere”. Al termine della discussione, il magistrato ha voluto lanciare una piccola provocazione, visto il contesto, ovvero quella di cercare di diminuire le distanze tra studenti e docenti perché si realizzi una effettiva uguaglianza anche tra i banchi di scuola.
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