Può esistere un collegamento tra Mahmood o Ultimo e gli U2 o i Queen? Se la musica è un filo rosso che lega generazioni diverse attraverso gli anni, allora la risposta è sì. Cambiano i generi e i testi, ma ogni epoca è definita anche in base alle proprie canzoni, che costituiscono la colonna sonora dei momenti fondamentali della nostra esistenza.

E la musica degli ultimi decenni è stato l’argomento principale con cui il noto DJ Gianni D’Angelo, meglio conosciuto come “Schiuma”, ha intrattenuto piacevolmente l’assemblea d’Istituto degli studenti del “Capriotti” lo scorso 15 febbraio al Palasport di San Benedetto del Tronto.

Schiuma ha raccontato la musica dagli anni Cinquanta fino ad oggi in un crescendo di emozioni derivate dall’ascolto di alcuni pezzi che hanno fatto la storia.

Ha parlato ai ragazzi con la semplicità che lo connota di musica e di sano divertimento, sottolineando l’importanza di certi valori e dei principi fondamentali da seguire come la famiglia, l’amicizia, l’amore, la religione, lo sport e lo studio, naturalmente! Perché il vero divertimento, il vero “sballo” è stare insieme, è ascoltare musica e ballare, senza far uso di sostanze o di alcol.

Titolare e direttore artistico del “Viniles”, noto locale sul lungomare di San Benedetto del Tronto e luogo di ritrovo, Schiuma ha accolto con immenso piacere ed entusiasmo l’invito, concordato con la Dirigente scolastica professoressa Elisa Vita, degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A.Capriotti” di intervenire all’assemblea.

“Il mio scopo è quello di lasciare alle nuove generazioni l’eredità della buona musica da suonare, da ascoltare, da cantare e il messaggio di un divertimento consapevole” – ha dichiarato Gianni D’Angelo.

“Ho accolto subito e di buon grado la proposta intelligente dei miei studenti di far intervenire un personaggio così vicino ai giovani come Schiuma, – ha detto la Dirigente scolastica professoressa Elisa Vita – perché ho creduto che fosse proprio lui la persona giusta per consolidare nei nostri ragazzi quegli insegnamenti che cerchiamo di trasmettere a scuola ogni giorno. Non è vero che gli adolescenti sono superficiali, forse solo un po’ più fragili, ma possono essere straordinari se guidati da figure di riferimento significative, ovvero da noi adulti, nella giusta direzione.”.

E la musica può costituire proprio questo trait-d'union generazionale. Non è forse vero che ancora oggi tutti noi, giovani e meno giovani, intoniamo “Volare”? 

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