ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE - AUGUSTO CAPRIOTTI
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“DENTRO LA SCENA”
Scritto da Aurora Castagnani e Arianna Rosetti – Classe 5^AL   
lunedì 22 novembre 2021

 Giovedì 21 e venerdì 22 Ottobre le classi 5^AL e 5^A AFM dell’IIS “A. Capriotti” hanno partecipato in Aula Magna a due incontri relativi al progetto ''Dentro la scena'' che la nostra scuola porta avanti da qualche anno a questa parte, curato dai docenti Chiara Bellabarba e Massimo Scarponi.

Le classi hanno incontrato, dunque, il regista Edoardo Ripani, realizzatore dello spettacolo teatrale ''Fratelli, Qual doglia incombe sulla mia città?'': esso riprende vari elementi dalla tragedia greca ''I Sette contro Tebe'' di Eschilo come, per esempio, il coro che ha la funzione di fare da testimone dei fatti messi in scena e che, nello spettacolo di Ripani, è composto da donne Sambenedettesi. Ciò è dovuto al fatto che, ispirandosi all'opera greca che narra le vicende della guerra a Tebe del IV secolo a.C., il regista vuole portare in scena la tragica vicenda dei fratelli Patrizio e Roberto Peci, la quale è parte della storia locale ed è ancora oggi una ferita aperta per la città di San Benedetto. Patrizio Peci, figura centrale all'interno delle Brigate Rosse, venne arrestato e in seguito a ciò decise di collaborare con le forze dell'ordine; per questo motivo, suo fratello minore Roberto, nel giugno 1981, venne rapito da dei brigatisti e successivamente ucciso, per vendetta, da parte delle BR che avevano l'intenzione di punire chi aveva tradito l'organizzazione e cooperato con lo Stato. Si tratta, dunque, di un avvenimento emblematico del periodo degli anni di piombo, caratterizzati per l'appunto da perdite dolorose, omicidi infami e tradimenti.

Le classi hanno poi incontrato il regista Piergiorgio Cinì, in vista di un altro spettacolo, ossia ''L'Inferno del G8''. Già dal titolo si può notare una relazione con l'Inferno di Dante Alighieri: lo spettacolo, infatti, è stato organizzato in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, ma anche dei vent'anni trascorsi dal G8 di Genova. Si tenne nel Luglio del 2001: si trattò del vertice dei Capi di Stato dei paesi più industrializzati della Terra accolti dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Quest'occasione, tuttavia, si rivelò un ''inferno'', poiché in primo luogo venne ucciso un ragazzo, Carlo Giuliani, successivamente, venne assalita la Scuola Diaz, dove i manifestanti dormivano e in più, venne anche organizzato un centro di smistamento presso la caserma di Bolzaneto, nel quale varie persone vennero torturate e umiliate, con l'intento di impedire qualsiasi tipo di contestazione. Per la prima volta, nella democrazia italiana vennero stabilite norme che limitavano le libertà previste invece dalla Costituzione. Il tutto, pertanto, si rivelò un grande abuso di potere, così grave da portare l'organizzazione Amnesty International a definire quanto accaduto come la ''più grande violazione dei diritti umani occorsa in una democrazia occidentale dal dopoguerra''.

La partecipazione a questi incontri è stata preparatoria alla visione dei due spettacoli, tenutisi rispettivamente sabato 23 e venerdì 29 ottobre al Teatro delle Energie di Grottammare. Il primo spettacolo, relativo alla storia dei fratelli Peci, vede come attore principale lo stesso Edoardo Ripani, che racconta la vicenda nelle vesti di Patrizio, in modo dettagliato e realistico tramite monologo, a tratti interrotto dalle voci delle donne sambenedettesi.

Il secondo spettacolo, invece, ha avuto un approccio diverso e innovativo, in quanto sulla scena erano presenti sei lettori: Piergiorgio Cinì, Chiara Bellabarba, Rossana Listrani, Riccardo Massacci, Roberta Sperantini e Andrea Mondozzi, affiancati da Sergio Capoferri con la fisarmonica. Seguiti da un video che illustrava immagini intense e crude risalenti a quelle giornate, che andava di pari passo con le loro voci, gli attori hanno riportato precisamente gli orrori e le tragedie che hanno travolto Genova durante il G8 inserendo in parallelo la recitazione di alcuni canti della Divina Commedia, dall’inferno al paradiso, verso la speranza di un mondo migliore. Al termine dello spettacolo, sono intervenuti prima Paolo Pignocchi, vicepresidente di Amnesty International Italia (lo spettacolo è stato infatti realizzato in collaborazione con Amnesty International nel sessantesimo anniversario della fondazione), poi Massimo Rossi e Piergiorgio Cinì i quali hanno raccontato di aver vissuto sulla loro pelle gli stessi orrori, poiché il giorno successivo alla morte di Carlo Giuliani, insieme ad altre centinaia di persone si erano uniti alla manifestazione di Genova.

Per noi studenti, prendere parte a questa iniziativa è stata un’esperienza significativa, in primo luogo perché ci ha permesso di aprire maggiormente gli occhi su avvenimenti storici non molto lontani da noi, come nel caso del G8, oppure che appartengono alla storia locale, come la tragica storia dei fratelli Peci, dei quali spesso non si è al corrente. Inoltre, guardando i fatti, si può riscontrare una somiglianza con vicende recenti come quella dell’americano George Floyd, vittima di abuso di potere da parte delle forze dell’ordine, così come accaduto ai manifestanti durante il G8 a Genova. Abbiamo potuto constatare tutto ciò grazie alle immagini e ai video, che sono stati parte integrante dello spettacolo e che riportavano brutalità e violenza, tanto da suscitare negli studenti rabbia e un senso di ingiustizia per le persone coinvolte. Pertanto, possiamo ritenere queste esperienze un ulteriore esempio di mancato rispetto di diritti umani, ovvero qualcosa su cui l’umanità deve ancora impegnarsi, come sostenuto anche dal presidente di Amnesty Marche al termine dello spettacolo.

 
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