Cosa gli svedesi amano dell’Italia? Sicuramente il buon vino e la gastronomia. Lo ha confessato Ann Charlott Nordenstam, la docente di italiano a guida del gruppo degli studenti della scuola di Skelleftea in Svezia, ospiti del “Capriotti” dal 28 aprile al 7 maggio, nell’intervista rilasciata alla sottoscritta presso la Biblioteca Scolastica. Ragazzi, c’è davvero da andare fieri della nostra dieta mediterranea, buona e salutare. Nell’occasione la docente, su domanda, ha descritto la società svedese contestando alcuni luoghi comuni che fanno della Svezia meta di un turismo che va alla ricerca di altro. La Svezia è un paese emancipato nel senso che ha introdotto leggi moderne molto prima di altre nazioni, ma che al di là dell’esistenza delle norme legiferate al fine di tutelare i diritti individuali, mantiene alti certi valori come quello della famiglia ad esempio, o meglio, della relazione affettiva della coppia e della cura della prole. In altre parole, dice la docente, anche se la Svezia ha introdotto per prima la legge sul divorzio, la crescita dei divorzi in Svezia è uguale a quella in Italia e in altre nazioni.
I ragazzi dell’ITC coinvolti nello scambio (3, 4, 5 A linguistico, 4 A mercurio e IGEA) hanno potuto usufruire di una occasione importante per la loro formazione che scaturisce dal confronto aperto con realtà culturali diverse. La conoscenza dei luoghi dove natura, storia ed arte si coniugano in una sintesi emotiva straordinaria (le spiaggia sambenedettese, le grotte di Frasassi, il Conero, le città di Loreto e quella di Ascoli, Roma); l’accoglienza affettuosa della nostra gente, le famiglie, ma anche la municipalità sambenedettese che ha accolto il gruppo in Sala consiliare alla presenza del Sindaco Giovanni Gaspari nella mattinata di martedì 6 maggio, resteranno nel cuore dei ragazzi e colleghi svedesi per lungo tempo. I docenti dell’Istituto “Capriotti” che hanno curato lo scambio: Emanuela Spadaro e Cesira Viozzi. Ha collaborato in momenti importanti dello scambio anche il prof. Giuseppe Cappelli. |