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#COMUNICARESALUTE #ILTAOASCUOLA |
Scritto da prof.ssa Monica Vita
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mercoledì 16 marzo 2016 |
Si rinnova anche quest’anno all’Istituto “A. Capriotti” l’appuntamento con il dottor Mauro Mario Mariani, il “mangiologo”, come ama definirsi, che ha incentrato la sua attività professionale sull’importanza di una corretta alimentazione. È la Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco, il modello nutrizionale da seguire nel rispetto del territorio e delle tradizioni culturali locali. Il tema, per la sua importanza e la sua attualità, è da anni al centro dell’interesse e dell’impegno della nostra scuola. E il dottor Mariani è riuscito come sempre con la sua verve e la sua professionalità a catalizzare l’attenzione degli oltre cento studenti e degli insegnanti intervenuti alla conferenza e a offrire spunti di riflessione importanti sulle nostre scelte alimentari quotidiane.
“L’educazione alimentare è da anni uno dei punti cardine del nostro POF d’Istituto, nonché una delle Linee guida raccomandate dal MIUR – dichiara la Dirigente Scolastica prof.ssa Elisa Vita. “Sono fermamente convinta dell’importanza dell’informazione in ogni ambito della vita civile dei nostri ragazzi per formarli e sensibilizzarli su tematiche relative alla scienza e alla cultura, che influiranno positivamente sulle loro scelte future”. Il dottor Mauro Mario Mariani, medico chirurgo specializzato in angiologia, ha spiegato agli attenti ascoltatori che la Dieta Mediterranea è basata essenzialmente su cinque elementi fondamentali: frutta, verdura, legumi, cereali e olio extravergine di oliva (olio Evo) per impostare uno stile di vita all’insegna del benessere psicofisico. Perché se è vero che “Siamo quel che mangiamo”, come asseriva il filosofo Feuerbach, è perché il cibo influenza non solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente. “Il Tao dell’alimentazione”, pubblicato lo scorso dicembre, “è il racconto della mia vita” – sottolinea il dottor Mariani. “E comunicare salute è il mio obiettivo”. Un libro frutto di 25 anni di studi e di ricerche, di esperienze professionali e di emozioni, in cui l’autore dichiara che il cibo non assume mai alcuna sfumatura di grigio, ma è o bianco o nero, fa bene o fa male. Perché il cibo è essenzialmente educazione, consapevolezza, scelta, metodo. Inoltre il cibo è cultura e condivisione, una tradizione preziosa, un richiamo alla semplicità e all’essenziale, tutti aspetti fondamentali della vita dell’uomo e manifestazioni connesse ad un’unica totalità. GALLERIA FOTOGRAFICA |
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