L’INVALSI, nell’intento di fornire informazioni affidabili e utili ad orientare le scelte didattiche, ha restituito alle scuole i dati delle rilevazioni sugli apprendimenti, mettendo a confronto i risultati delle singole classi e della scuola con quelli di classi e scuole con pari condizioni sociali o vicine geograficamente e con l’Italia nel suo complesso.
La lettura di questi dati permette di ottenere indicazioni fondamentali per il miglioramento e il potenziamento dell’offerta formativa e delle pratiche didattiche.
Anche nell’anno scolastico 2014/2015 il coordinamento delle procedure per la somministrazione delle prove INVALSI è stato inglobato nei compiti della Funzione Strumentale “Rapporti con enti esterni”e pertanto la prof.ssa Petrucci proporrà, avvalendosi nuovamente della collaborazione dei docenti di Italiano e Matematica, una adeguata discussione all’interno dei Gruppi Disciplinari ed una conseguente opera di sensibilizzazione rivolta agli studenti delle classi seconde.
I risultati restituiti alla nostra scuola e relativi alle Prove Invalsi 2014 sono più che confortanti e confermano il netto miglioramento, registrato nell’anno 2013, rispetto alle prove Invalsi 2012, soprattutto per il settore tecnico. Non a caso proprio al settore tecnico, nella somministrazione delle Prove 2014, sono state indicate due classi campione con la presenza di due somministratori esterni.
Il liceo linguistico ha mantenuto il suo precedente standard.

Nel caso di Matematica i risultati sono di minor pregio, anche se abbastanza coerenti con i dati nazionali. Tuttavia, non escludendo la possibilità che le prove siano troppo distanti dalle programmazioni di Matematica nei vari ordini di scuole superiori, l’Invalsi ha affidato all’Università di Siena il compito di sentire il parere dei docenti di tale disciplina attraverso monitoraggi che, nel nostro Istituto, sono stati presi in esame dai docenti coinvolti nella somministrazione delle prove, almeno negli ultimi due anni.
Sicuramente positivo è stato il coinvolgimento diretto dei docenti di Italiano e Matematica delle singole classi nelle procedure di correzione delle domande a risposta aperta e nella successiva trascrizione delle risposte nell’apposita mascherina elettronica, con il supporto del docente referente.
Anche nella fase di somministrazione delle prove sono state messe in atto con maggior rigore le stesse modalità previste per le classi campione, ottenendo come risultato un abbattimento del valore di cheating, cioè l’insieme di anomalie che alterano gli esiti della prova.
Da tutto il materiale restituito alla scuola, sono stati estratti i prospetti più significativi.

Nella lettura dei risultati occorre tener presente che le frecce rivolte verso l’alto e verso il basso indicano una differenza rispettivamente positiva e negativa statisticamente significativa, ossia con una probabilità superiore al 95% di verificarsi anche nella popolazione e non solo nel campione. Le frecce orizzontali indicano, invece, una differenza positiva o negativa statisticamente non significativa.
L’ESCS è l’indice di status socio-economico-culturale e misura il livello del background dello studente, considerando principalmente il titolo di studio dei genitori, la loro situazione occupazionale e la disponibilità di risorse economiche. L’indice è calcolato rispetto al risultato medio delle 200 scuole con background più simile alla scuola considerata: il valore numerico riportato nella terza colonna con segno + davanti indica, quindi, un positivo distacco rispetto alle 200 scuole simili prese in considerazione.

All’interno delle singole classi o dell’intera scuola, in base ai dati globali delle prove di Italiano e Matematica, vengono definiti diversi livelli, all’interno dei quali si collocano gli studenti:
Livello 1 -2: punteggio uguale o minore al 95% della media nazionale
Livello 3: punteggio maggiore del 95% della media nazionale.
Livello 4 -5: punteggio maggiore del 110% della media nazionale.
Da essi si evince un ulteriore dato che caratterizza l’Istituto, cioè l’elevata percentuale di studenti con un background socio-economico medio-alto, il che presuppone un atteggiamento delle famiglie sicuramente proiettato a credere ed investire nel processo di crescita intellettuale del proprio figlio, nel proseguimento del percorso scolastico.

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