Dalla protesta al cambiamento: non solo certificazione virtuale

L’Istituto d’Istruzione superiore “ A. Capriotti” fa parte del mondo delle Eco-schools, scuole ecosostenibili che si prodigano ad educare gli studenti a un comportamento corretto nei confronti dell’ambiente e realizzano le buone pratiche richieste. Le ecoschool sono una creazione della FEE, sigla che sta – in italiano – per Fondazione per l’educazione ambientale. Sono 52mila sparse in 74 paesi del mondo, Italia inclusa. Sono scuole di ogni ordine e grado che aderiscono volontariamente ad ambiziosi progetti di sensibilizzazione e salvaguardia dell’ambiente. La bandiera verde che espongono certifica il raggiungimento di obiettivi concreti.

Gli studenti delle classi 5° D L, 5°B AFM, 3°E L, 3° A SIA, nella giornata dedicata al "Friday for Future", venerdì 27 Settembre scorso , hanno deciso di rispondere all’appello alla mobilitazione per il pianeta con una azione “ reale”, in prima persona , testimoniando di fatto come l’impegno per il pianeta possa passare anche e soprattutto nelle classi.

Gli studenti non presenti alle manifestazioni di piazza, hanno deciso infatti, di loro iniziativa, di raccogliere i rifiuti presenti nel cortile dell'istituto scolastico.

L'idea è stata accolta positivamente dai docenti e soprattutto dalla Dirigente Scolastica, la prof.ssa Elisa Vita, che ha dichiarato: “l’intraprendenza degli studenti è testimonianza straordinaria di come la scelta educativa per l’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile, una delle priorità formative del nostro Istituto, attivi processi virtuosi di cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita. Un segno tangibile per la salvezza del pianeta, possibile, reiterabile ed efficace nell’ottica del “qui ed ora” ,“dal globale al locale” teorizzato anche dal filosofo Zygmunt Bauman.”

Una scelta che ha dimostrato tutta la sua potenzialità aggregativa, diventando la rappresentazione plastica più immediata dell’inclusione, un laboratorio scolastico attraverso il quale gli studenti e gli insegnanti hanno coniugato, in perfetta dialogicità, un modello identitario valoriale prima ancora che cognitivo. Una straordinaria esperienza di accoglienza anche per i neo-iscritti che hanno potuto, sin da subito, sentirsi parte attiva della comunità scolastica.

Il fururo nelle vostre mani. Ad majora ragazzi!

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