Il buio della notte, fari di macchine ammassate l'una all'altra, sguardi assonnati, brividi di freddo, valigie pesanti scaraventate nella pancia dell'autobus, genitori e insegnanti che danno le ultime raccomandazioni ai ragazzi. Inizia così, alle tre e mezza della mattina nel parcheggio del Palazzetto dello Sport, tra uno sbadiglio e l'altro degli alunni, il viaggio d'istruzione a Merano e Bolzano del 12 e 13 dicembre, al quale hanno partecipato le classi 2^C, 2^D e 2^E del liceo linguistico.

Dopo sei lunghe ore di viaggio, gli studenti sono giunti all'hotel Siegler in Thurm. Consumato un rapido pasto nelle camere, è iniziato il tour guidato per Merano, con la visita, prima, della chiesa di San Nicolò con le sue volte a crociera, poi degli edifici storici del centro.

Il momento più emozionante per gli studenti è stato sicuramente quando, raggiunti i mercatini di Natale, si sono mescolati alla moltitudine di turisti che si accalcavano nei vari stand. Con due ore a disposizione, i ragazzi si sono immersi nell'accogliente atmosfera creata dalle luminarie che diffondevano una luce calda, mentre gli odori forti e speziati della cannella e dei chiodi di garofano si mescolavano al profumo dolce della cioccolata e invitavano ad assaggiare le tipicità del posto. Tornati in albergo, dopo una ricca seppur non tipica cena, insegnanti e alunni si sono scatenati a ritmo di musica nella taverna dell'hotel.

La mattina seguente nuovo spostamento, in direzione Bolzano, con prima tappa al museo archeologico di Ötzi, che prende il nome dalla mummia ospitata, risalente a un'epoca compresa tra il 3300 e il 3100 a.C., perfettamente conservata grazie alle basse temperature del ghiacciaio dove giaceva. Attraverso le informazioni della guida, gli studenti hanno rivissuto gli ultimi istanti della vita dell'uomo, dipingendone i possibili scenari. A scoccare la freccia mortale, dopo un lungo inseguimento, era stato un rivale che voleva prendere il suo posto a capo della tribú? L’uomo era solo oppure la lotta aveva coinvolto altre persone i cui resti non sono stati ancora rinvenuti? Di seguito, shopping, pranzo e finalmente il sogno dei ragazzi si è avverato: la neve è scesa copiosa, tanto da permettere una "battaglia" giocosa in piena regola, che però ha provocato non pochi richiami da parte degli insegnanti.

La successiva tappa a Castel Roncolo si è tramutata in una divertente attrazione: la ripida salita per accedere all'ingresso era ghiacciata e ha provocato svariate (ma innocue) cadute che hanno scatenato un’ilarità generale. Durante la visita suggestiva tra le stanze del castello medievale, le classi hanno potuto ammirare preziosi affreschi raffiguranti scene di vita quotidiana a corte, re Artú con i cavalieri della tavola rotonda e la storia d'amore tra Paolo e Francesca. Poi si è ripresa la strada del ritorno, con allegre canzoni che hanno reso meno noioso il viaggio, conclusosi poco prima della mezzanotte.

Sicuramente è stata un'esperienza positiva e da ripetere per diversi motivi: l'approfondimento storico stimolante, il momento di pausa necessario per spezzare la routine scolastica, il superamento dei pregiudizi e delle rivalità tra classi che possono sorgere all'interno dell'istituto e soprattutto la veste diversa del rapporto tra studenti ed insegnanti.