“…IO ERO GIUNTO DOVE GIUNGE CHI SOGNA” Dal 4 all’8 Maggio noi ragazzi delle classi quinte del Liceo Linguistico abbiamo finalmente realizzato un desiderio a cui aspiravamo da ben tre anni: partire per condividere dei momenti insieme in un viaggio di istruzione. La meta del nostro sogno? La bellissima Sicilia. Siamo partiti con l’irrefrenabile volontà di trascorrere cinque giorni insieme ai nostri compagni: in questi anni a volte abbiamo avuto delle opinioni differenti che hanno causato piccoli scontri e disaccordi, ma è proprio vero che le esperienze vissute fuori dalle aule scolastiche sono sempre un ottimo collante. A rendere quest’esperienza unica sono state anche tutte le attività svolte durante il viaggio. Già dal primo giorno abbiamo avuto modo di conoscere Messina, città portuale situata nella punta nord-orientale dell’isola, con la sua cattedrale e il suo incantevole campanile contenente all’interno l’orologio meccanico e astronomico più grande del mondo.
Il giorno seguente, accompagnati da una guida, passeggiando tra le strade di Noto e Siracusa, abbiamo ammirato estasiati le meraviglie architettoniche delle due città fino ad arrivare all’Orecchio di Dionisio: secondo la tradizione l’omonimo tiranno fece costruire questa grotta per chiudere i prigionieri e, grazie alla particolare conformazione delle pareti che permette l’amplificazione dei suoni, per ascoltare, da una cavità superiore, i loro discorsi. Un paesaggio magnifico, quello siciliano, che purtroppo non abbiamo potuto apprezzare del tutto il terzo giorno: la pioggia e la nebbia improvvise hanno, infatti, impedito l’escursione all’Etna; abbiamo invece proseguito per le gole dell’Alcantara e poi verso Catania, vera protagonista della giornata. Aperitivi, gelati e (immancabili) granite hanno allietato le nostre ore in una delle più incantevoli città d’Italia. È qui che abbiamo compreso il significato di un famoso motto siciliano: “assaggiare con gli occhi il paesaggio e con la bocca gli arancini”. Durante il quarto giorno, invece, abbiamo visitato la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, un museo all’aria aperta, patrimonio mondiale dell’umanità. La struttura romana, di epoca tardo imperiale, è ricchissima di elementi decorativi e architettonici illustrati da una guida che ci ha accompagnato in questo viaggio alla scoperta del passato. Arrivati all’ultimo giorno l’antica ed elegante città di Taormina, con il cuore greco e l’architettura medioevale, ci ha salutato prima della partenza verso casa. Il nostro viaggio è stato unico: stare insieme, divertirci, ridere e cantare. Semplici gesti che ci mancavano tantissimo. Abbiamo respirato una nuova aria: quella del ritorno alla normalità. Ringraziamo per tale motivo i docenti che ci hanno accompagnato in questa avventura, proff. Maria Donata Cecere, Marietta Lauro, Elena Mandolini, Nazareno Maroni, Romina Morresi, Alessia Ortenzio, Paola Talamè, Cesira Viozzi, la prof.ssa Paola Talamè, che ha lavorato per l’organizzazione del viaggio, e il nostro Dirigente Scolastico che, nonostante la preoccupazione dei contagi Covid, ha reso possibile la realizzazione del nostro sogno. “Salve, o Sicilia! Ogni aura che qui muove,/ pulsa una cetra od empie una zampogna,/ e canta e passa… Io ero giunto dove/giunge chi sogna”. (G. Pascoli, L’isola dei poeti) Galleria fotografica |