26 SETTEMBRE: GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE
Ho sempre pensato alla fortuna che abbiamo di far parte di quella grande famiglia che si chiama Europa e alle infinite opportunità che si hanno, se si conoscono lingue e culture diverse da quelle di appartenenza. Quando un ragazzo decide di vivere cinque anni della sua vita all’IIS “A. Capriotti”, non è ancora consapevole di tutte le offerte linguistiche e culturali che gli verranno proposte; non può nemmeno immaginare che, grazie allo studio di lingue straniere, sarà promotore di una giornata tanto importante come la giornata europea delle lingue che si celebra il 26 settembre da più di venti anni. Infatti, su iniziativa del Consiglio d’Europa di Strasburgo, la Giornata Europea delle Lingue si celebra il 26 settembre dal 2001.
In tutta Europa, 700 milioni di europei, rappresentati dal Consiglio d’Europa con 46 stati membri, sono incoraggiati a imparare più lingue, ad ogni età, all’interno e al di fuori della scuola, perché la diversità linguistica è lo strumento per una migliore comprensione interculturale e per promuove il pluralismo in tutta Europa. I nostri alunni festeggiano la giornata del 26 settembre, tutte le volte che, con entusiasmo, accettano l’invito a partecipare a uno scambio linguistico-culturale; tutte le volte che preparano quella valigia che li farà immergere, per una settimana, nella vita di una famiglia in cui lingua e cultura sono diverse dalla propria; tutte le volte che, emozionati, viaggiano per la prima volta in aereo allontanandosi dalla propria quotidianità. Festeggiano il 26 settembre ogni volta che, alla fine della settimana vissuta in un Paese europeo, hanno le lacrime agli occhi dall’emozione dei saluti, pur sapendo che sono sempre un arrivederci e mai un addio. L’amicizia e la condivisione culturale-linguistica con ragazzi olandesi, francesi, spagnoli, belgi, sloveni, greci, tedeschi sono la ricchezza più grande che la giornata europea delle lingue promuove e sono un arricchimento per il futuro dei nostri giovani ragazzi europei. Una esperienza così interessante e stimolante è solo un piccolo seme che cerchiamo di far crescere nella vita dei nostri alunni, affinché si possa poi trasformare in una pianta sempreverde e rigogliosa: la pianta del multilinguismo, i cui frutti permetteranno la mobilità dei lavoratori e una economia a livello europeo. GALLERIA FOTOGRAFICA |