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Scritto da prof.ssa Simona Ruggieri
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mercoledì 22 febbraio 2023 |
“CERTE MEDAGLIE SI ATTACCANO ALL’ANIMA, NON ALLA GIACCA” (Gino Bartali) Sabato 5 febbraio si è svolto, presso la Biblioteca “A. Capriotti” del nostro Istituto, un incontro con Riccardo Gazzaniga, autore del libro “Abbiamo toccato le stelle. Storie di campioni che hanno cambiato il mondo” pubblicato da Rizzoli. Lo scrittore, intervenuto online da Genova, ha incontrato due classi del liceo linguistico, 3^AL e 5^CL, guidate dalle rispettive docenti, le prof.sse Simona Ruggieri e Adele Costantini. Il racconto che apre l’opera di Gazzaniga è quello dei due velocisti americani, Tommie Smith e John Carlos che, arrivati rispettivamente primo e terzo nella finale delle Olimpiadi di Città del Messico del 1968, alzarono al cielo un pugno chiuso inguantato di nero, in segno di adesione alle proteste in atto per il conseguimento dei diritti civili della comunità afroamericana. Assieme a loro, sul secondo gradino del podio, l’australiano Peter Norman: nonostante la sua pelle chiarissima, egli appoggiò il gesto dei due velocisti americani. E proprio come loro, inghiottito dal silenzio, pagò le conseguenze di un gesto che sarebbe poi passato alla storia.
Viene narrata, inoltre, la vicenda di Kathrine Switzer che disputò la maratona di Boston nel 1967, quando il regolamento della corsa vietava ancora la partecipazione femminile: si iscrisse alla competizione con uno stratagemma ma riuscì a portare fino al traguardo la sua pettorina con quel numero 261, destinato a cambiare la storia. E ancora il commovente racconto di Yusra Mardini, una ragazza che, non ancora diciottenne, fuggì dalla Siria devastata dalla guerra: nelle acque del Mar Egeo nuotò per più di tre ore per portare a riva il gommone che imbarcava acqua. Il suo coraggio e quello di altre tre persone, quella notte del 2015, salvò venti vite umane. Viene raccontata, infine, l’incredibile storia di Gino Bartali, campione che, pedalando, mise in salvo centinaia di ebrei tra il 1943 e il 1944: per tutto il tempo in cui corse lungo la Firenze-Assisi, nel telaio della bicicletta Bartali, dichiarato nel 2013 “Giusto tra le nazioni”, nascose fotografie e carte necessarie per creare documenti falsi. Si tratta, dunque, di un libro sull’uguaglianza, sui diritti e sulla passione per lo sport, perché essere campioni non è soltanto vincere una medaglia, battere un record o dominare nella propria disciplina. Attraverso lo sport si può, infatti, difendere un ideale nobile, combattere la discriminazione razziale, politica o sessuale, opporsi a regole ingiuste. I protagonisti dei 20 racconti del libro, tramite lo sport che fa da palcoscenico, si sono battuti per i diritti umani e civili, molti dei quali, in realtà, sono stati difesi proprio sui campi di calcio, sulle piste di atletica, in piscina e in altri scenari sportivi. |
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