KARATE E DIFESA PERSONALE AL CAPRIOTTI Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte due attività che hanno coinvolto numerosi alunni del nostro Istituto: il Progetto “Karate a scuola”, indirizzato alla classe 4^ B AFM dell’Istituto Tecnico del settore Economico-Sportivo, e le lezioni informative teorico- pratiche sugli elementi di base delle tecniche di difesa personale, che hanno coinvolto le restanti classi dell'Istituto Tecnico e del Liceo Linguistico.
A tenere tali lezioni sono stati Jean Carlo Mattoni, Direttore tecnico del settore “Karate, arti marziali e metodo globale autodifesa (mga)”, e sua figlia Sarah Christel Mattoni, Responsabile tecnico del settore formativo e agonistico “Kata e kumite” della “ASD World Sporting Academy” di San Benedetto del Tronto. Alla classe 4^ B AFM, per la quale era richiesta una struttura di lavoro tecnico-didattica, sono stati proposti i kihon (i fondamentali della tecnica), i kata (la forma) e il kumite (il combattimento vero e proprio), mentre alle altre classi sono state presentate alcune tecniche di difesa personale. Queste ultime hanno suscitato grande interesse e specifiche richieste soprattutto da parte della componente femminile che ha visto questi momenti come l’effettiva possibilità di apprendere dei gesti motori da utilizzare in eventuali situazioni di pericolo. Il Dipartimento di Scienze Motorie ha proposto tale Progetto relativo alle arti del combattimento poiché esse sviluppano un’organizzazione mentale tale da favorire una migliore concentrazione sia nelle discipline sportive che nelle attività di studio, capacità di estrema utilità per molti ragazzi che si distraggono facilmente e perdono sovente l’attenzione. Queste discipline dalla tradizione millenaria aiutano, inoltre, ad arginare fenomeni di violenza o bullismo che, come sappiamo, possono manifestarsi sia nell’ambiente scolastico che extra scolastico. Il karate risulta, infatti, un efficace mezzo per l’incremento delle capacità neuro-cognitive-motorie per gli studenti di ogni fascia d’età, poiché, richiedendo il rispetto delle regole, caratteristica fondamentale di ogni sport, induce al rispetto dell’avversario, al contenimento dei comportamenti aggressivi e permette di incanalare le energie in eccesso verso attività costruttive. Il karate non deve essere considerato una disciplina aggressiva ma, al contrario, esso, seguendo un proprio codice morale, insegna all’allievo il controllo della mente e del corpo, conducendolo a una lotta non violenta finalizzata al controllo dell’avversario. Ludere senza laedere: questo è il motto del karate! Tale percorso ha insegnato ai nostri alunni a concentrarsi, a focalizzarsi sul proprio corpo in movimento, ma anche a organizzarlo nello spazio circostante, a osservare e cercare di prevedere le mosse dell’avversario, studiando il contesto in cui quest’ultimo è inserito. Si tratta, quindi, di una richiesta decisionale elevata che incrementerà certamente la loro progettualità neuro-motoria, portandoli alla strutturazione di mappe di apprendimento ovvero di “open e closed skill”, necessarie negli sport situazionali e importanti anche nelle altre discipline scolastiche. Ciò indurrà, inoltre, a un miglioramento delle capacità decisionali e di risposta in base ai differenti contesti ambientali. Questa importante esperienza si è rivelata estremamente positiva per i nostri alunni e sarà riproposta certamente anche nel prossimo anno scolastico. GALLERIA FOTOGRAFICA VIDEO |