ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE - AUGUSTO CAPRIOTTI
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Scambio culturale - Bordeaux 2013
Scritto da Giorgia Cirino e Daniele Spaccasassi   
martedì 30 aprile 2013

Scambio culturale tra l’Istituto Augusto Capriotti e il Lycée François Mauriac di Bordeaux.

 Dal 5 al 12 aprile alcuni alunni delle classi 3°B e 3°C AFM, accompagnati dagli insegnanti Sandra Melosso e Giuseppe Fanesi, hanno trascorso una settimana nella città francese di Bordeaux, in occasione di uno scambio culturale tra il nostro Istituto e il Lycée François Mauriac. Ecco il racconto di due dei partecipanti, Giorgia Cirino e Daniele Spaccasassi della classe 3°B AFM.

Grazie alla disponibilità e all’intraprendenza del nostro Dirigente scolastico e dei nostri professori, ci è stata offerta quest’anno la possibilità di vivere una meravigliosa esperienza, lo scambio culturale con una classe del Lycée François Mauriac di Bordeaux. Una settimana in cui abbiamo lasciato famiglia, amici e abitudini, per immergerci in un’avventura, che non avremmo mai immaginato fosse così coinvolgente.
Il legame tra le due scuole non è nuovo, ma è nato nel 2006 dalla collaborazione tra le professoresse Rosanna Tocci, allora insegnante di Francese al Capriotti e oggi in pensione e Sylvie Zanutto, tutt’ora insegnante di Italiano al Mauriac. Da allora si sono svolti diversi scambi tra le due scuole e noi abbiamo avuto l’onore di continuare a coltivare questa amicizia.
Il programma è stato denso e molto interessante. Per una settimana ci siamo calati nella vita dei nostri corrispondenti francesi, siamo andati a scuola con loro, abbiamo mangiato in mensa, conosciuto i loro insegnanti e assistito alle lezioni.
Abbiamo scoperto la città di Bordeaux e, passeggiando per le sue vie, abbiamo potuto ammirarne le bellezze architettoniche, i maestosi ponti sulla Garonna e il Grand Théâtre, dove abbiamo assistito a un concerto di musica classica.

Oltre al capoluogo dell’Aquitania, poi, abbiamo visitato anche altre località, tra cui Sant-Émilion, famosa per i vini che lì si producono. Siamo andati anche a visitare le elegantissime cantine dello Châteaux Pape Clément, un’azienda che produce alcuni dei migliori vini al mondo.
Un’altra meta prevista nel nostro programma è stata la cittadina balneare di Arcachon, che abbiamo scoperto essere stata amata anche dal nostro poeta Gabriele D’Annunzio, che l’ha scelta come residenza negli anni del suo soggiorno in Francia. La città di Arcachon è conosciuta soprattutto per la vicinanza alla Dune di Pylat, un’enorme duna di sabbia formatasi proprio a ridosso dell’Oceano Atlantico, la più alta d’Europa. Alla vista di questa meraviglia non abbiamo avuto un attimo di esitazione all’idea di poterci arrampicare sopra. Arrivati in cima siamo rimasti estasiati, non solo per il magnifico paesaggio che si è spalancato davanti ai nostri occhi, ma per la sensazione che abbiamo provato nel correre liberi a perdifiato e nel gridare tutti insieme, francesi e italiani, di fronte a questo spettacolo della natura. Ci siamo sentiti come un gruppo di amici, uniti e felici in un paradiso terrestre.
Lo scambio però non si è basato solo su passeggiate e visite turistiche, ciò che lo ha reso singolare è stato anche vivere per una settimana a contatto con una famiglia con lingua e abitudini diverse dalle nostre, il che può essere difficile, anzi, a dire il vero era la parte che più ci preoccupava. Le persone che ci hanno accolti invece, sono state ospitali, gentili e premurose verso di noi. Ci hanno fatto sentire un po’ come loro figli, mettendoci sempre a nostro agio.
Che dire poi della cucina! Abbiamo potuto fare una vera e propria un’immersione nei sapori della Francia: abbiamo gustato piatti tipici come la Tartiflette, il foie gras, il Confit de Canard, la galette e la crêpe, vere squisitezze!
Per alcuni di noi poi, in via del tutto privata ed esclusiva, sono state aperte le porte del grande stadio dei girondini, lo Chaban-Delmas, un’ulteriore dimostrazione della generosità dei nostri amici francesi.
Infine, ma non per importanza, questo viaggio ci ha dato l’opportunità di stringere bellissime amicizie. All’arrivo ci siamo presentati ai nostri corrispondenti come degli sconosciuti e dopo qualche ora siamo entrati timidi nelle loro case, senza immaginare minimamente che, alla fine della settimana, ci saremmo lasciati senza riuscire a trattenere le lacrime, con la voce rotta dall’ emozione che quasi ci impediva di parlare, come se ci conoscessimo chissà da quanto tempo.
Tra i momenti più belli che ricordiamo, quello più toccante è stato quando alcuni ragazzi si sono alternati nel prendere in braccio e portare fin in cima alla duna un nostro amico francese disabile. Era la prima volta che saliva sulla duna e noi abbiamo condiviso con lui questo momento di gioia, che non dimenticheremo mai.
Oggi possiamo dire che lo scambio è un tuffo nell’ignoto, un’avventura in cui ci si mette davvero in gioco. Quando viene proposto dagli insegnanti è normale provare timore, non si sa come ci si potrebbe trovare presso una famiglia in un paese straniero e si è tentati dall’idea di rinunciarvi per paura di rischiare. Noi, invece, abbiamo avuto coraggio e ci abbiamo messo tutto il nostro impegno. Grazie alla nostra tenacia e all’aiuto dei nostri docenti abbiamo superato le insicurezze e vissuto una delle esperienze più belle delle nostra vita, che ci ha fatto scoprire una cultura diversa, altri modi di pensare, ma soprattutto ci ha fatto conoscere persone fantastiche. Tutto questo ha contribuito alla crescita personale di ognuno di noi, lo ricorderemo e lo racconteremo ai nostri amici, ai nostri parenti e un giorno forse anche ai nostri figli, perché abbiamo vissuto momenti indimenticabili e stretto legami, che non si spezzeranno, nonostante i chilometri di distanza che ci separano da Bordeaux.

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