E' chiaro a tutti. Anche le scuole piangono. Per la prima volta, infatti, da moltissimi anni hanno rilevato la difficoltà delle famiglie a far partecipare i propri figli ai viaggi d'istruzione e ai programmi culturali all'estero e le scuola hanno potuto solo guardare inermi per la riduzione drastica dei fondi ministeriali. Ma l'Istituto d'Istruzione Superiore "A. Capriotti" va controcorrente.

Grazie alla politica sociale del Dirigente scolastico prof.ssa Elisa Vita, grazie alla rocambolesca organizzazione della referente dei progetti internazionali prof.ssa Fiorella Marchei, grazie alla meticolosa collaborazione gratuita ed esemplare dei colleghi coordinatori dei singoli progetti - Daniela Fioravanti, Gabriele Schwarzinger, Grazia Adami, Francesca Santori, Nadia Tosti, Richard Tommolini, Sandra Melosso, Giuseppe Fanesi, Stefania Mancini, Margret Cornelius, Marita Dalmau, Paola Talamè, Fiammetta Silvi - l'Istituto ha potuto offrire a ben 120 alunni, a prezzi ridotti, la magnifica esperienza di trascorrere una settimana all'estero e di ospitare per una settimana i propri corrispondenti. Gruppi di ragazzi sono andati e hanno accolto, attività didattiche nelle rispettive scuole, visite ai siti più significativi del posto, visite ad aziende per scoprire il prodotto locale e il mercato internazionale e non per ultime le Lingue, tante le Lingue coinvolte perché i Paesi interessati sono stati la Svezia, l'Austria, la Germania, la Francia, il Belgio, la Lituania e la Spagna - nuestros nuevos amigos -.

Tutti i partners stranieri hanno lasciato il Capriotti con il saluto sulle labbra e la richiesta di continuare la collaborazione fra le scuole per consentire ad altri giovani studenti di praticare le Lingue, di confrontarsi con altre culture e di acquisire la coscienza della cittadinanza europea. 
Mercatini, sponsor che credono nell’educazione come il B.I.M. Tronto che ha sostenuto l’accoglienza degli studenti spagnoli e l’uscita in Svezia degli studenti italiani, passione artistica come quella offerta dalla prof.ssa di Arte Elvira Palloni, volontariato come quello dell’interprete Aurelio Cerro che per raccogliere il sorriso dei giovani ha rappresentato la musica italiana durante la serata di addio e non per ultime le famiglie che hanno collaborato attivamente per cercare le soluzioni più economiche.
E su tutto questo la contentezza e la gioiosità dei ragazzi che con il loro entusiasmo hanno ripagato il lavoro enorme del Capriotti.