ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE - AUGUSTO CAPRIOTTI
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Scritto da Massimo Scarponi   
mercoledì 29 settembre 2010

Elisa Spina, cl.3°A igea, tra le protagoniste di Miss Italia 2010

 All’Istituto Superiore “A. Capriotti” mancava questa esperienza: essere rappresentato alla finalissima di Miss Italia da una sua studentessa, che con simpatia e  pieni meriti estetici si è guadagnata prima il titolo di Miss San Benedetto del Tronto, poi ha superato le selezioni regionali per poi giungere alle sospiratissime finali di Salsomaggiore Terme.
Parliamo dell’ormai “famosa” Elisa Spina, splendida 17enne della classe 3°A igea, che ci racconta la sua staordinaria favola.

San Benedetto del Tronto, 15 settembre 2010.
A due giorni dalla finale di Miss Italia, mi trovo sui banchi di scuola tra i compagni del 3°A igea. Finalmente, dopo tanto, riesco a concedermi qualche minuto, giusto il tempo di capire che avevo trascorso ben 23 giorni lontano da casa, in un “nuovo mondo”, quasi irreale, dove tutto sembrava fantastico: il mondo di Miss Italia.
Tutto è iniziato, circa due mesi fa, per gioco; poi, tra una selezione e l’altra, mi sono ritrovata in un lussuosissimo albergo a 4 stelle di Salsomaggiore Terme, circondata da oltre 250 ragazze, tutte bellissime.
Nella prima settimana, tra provini, passaggi in giuria e fotografie, il tempo è volato, senza aver modo di conoscere le altre miss. Poi “l’ultima eliminazione”, la più drastica, che ha selezionato “le 60 ragazze più belle d’Italia” promosse alla serate finali. Ed io tra quelle .- Era tutto vero?- La favola continuava ed io ne ero la protagonista.
Poi le serate finali in tv tra star dello spettacolo, giornalisti, registi, fotografi; io ero sulla scena, forse non del tutto consapevole di quanto stava succedendo, ma circondata dal sostegno e dall’affetto sincero di migliaia tra amici, conoscenti, concittadini che tifavano per me. E’ così, passo dopo passo, dopo palpitanti momenti in attesa del televoto,  sono arrivata fino alle ultime 12 in gara per il titolo di Miss Italia.

 Due settimane intense, piene di lavoro: sveglia alle sei, e poi di corsa al Pala Liabel per le prove.
Durante le giornate non eravamo molto libere, anzi eravamo controllate 24 h su 24 da vere e proprie guardie del corpo; però, quando ci concedevano due o tre ore di libertà, ci riunivamo tutte in camera per parlare un po’, per conoscerci meglio. Io ero in camera con delle ragazze fantastiche: Eliana Cartella di Brescia, Martina Lombardo di Palermo e Chantal Raimondo di Torino. Insieme ci siamo sostenute, ci siamo incoraggiate e, giorno dopo giorno, ci siamo anche “sopportate”. Con loro è nato un rapporto bellissimo: infatti tutt’ora ci sentiamo.
Non è stato per niente facile; al contrario, credevo di non farcela. Le giornate erano lunghe, sembrava che le lancette dell’orologio si fossero fermate e le cose da fare erano tante. Mi sono molto stancata, ma ho sempre dato il massimo.
Per me non è mai stato importante vincere, ma partecipare. Credo che Miss Italia non sia solo un concorso di bellezza, ma un’esperienza che ti aiuta a crescere, un’esperienza che non dimenticherò mai, perché ti lascia dentro qualcosa di straordinariamente bello: nuove amicizie…emozioni uniche, forti…momenti di intensa gioia, magari seguiti da momenti di disillusione e tristezza.

Elisa Spina 3°A IGEA

 
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