In un momento della "storia" scolastica in cui la digitalizzazione sembra essere indispensabile per l'apprendimento dei nostri studenti, risulta necessario pensare per loro anche ad un recupero dell’abilità narrativa ed espositiva. I ragazzi di oggi, già definiti “nativi digitali” (“net generation”, “screen agers” o “millenials”), sono costantemente bombardati da immagini visive: anche la stessa televisione, che fino a qualche decennio fa riempiva i loro pomeriggi, unendo comunque le immagini alle parole, è stata completamente sostituita da applicazioni digitali e da videogiochi, che sono più accattivanti ed immediati. L’immagine visiva, quindi, ha uno spazio preponderante nello svolgimento delle attività pomeridiane dei nostri giovani. Se a questo si aggiunge la diffusione sempre più capillare della digitalizzazione nelle scuole, il tempo di apprendimento legato all’oralità e all’ascolto si riduce ulteriormente. Tuttavia è ormai convinzione che immagine e parola debbano convivere ed integrarsi per sollecitare un apprendimento significativo e per evitare che le nuove metodiche basate sull'uso del canale visivo vadano a sostituire completamente e non a rinforzare, il canale verbale.
Nella ferma convinzione che la crescita dei ragazzi debba essere concepita come un sistema integrato di relazioni e forze, finalizzato al migliore e sempre più funzionale utilizzo di tutte le risorse già operanti nella scuola, il Dipartimento di Sostegno ha voluto promuovere, per il terzo anno consecutivo, un progetto denominato “Letture animate” e destinato al recupero delle abilità orali attraverso la messa in scena di un’opera legata a contenuti disciplinari studiati. Attraverso la pluralità dei linguaggi offerti dall’esperienza teatrale, il giovane attore viene stimolato a utilizzare tutti i canali espressivi per ampliare le proprie possibilità, affinando la capacità di trasporre e fare interagire i linguaggi stessi. Quest’anno la scelta delle professoresse Marina Gargano, Lauro Marietta e Anna Cecilia Poletti, curatrici dell’iniziativa, è caduta su “Canto di Natale” di Charles Dickens, testo che si adatta perfettamente al periodo delle festività proponendosi come contenuto interdisciplinare. Numeroso il gruppo dei ragazzi/attori, appartenenti ad entrambi gli indirizzi dell’I.I.S., sia del Liceo Linguistico che dell’Istituto Tecnico. Gli studenti non sono attori, almeno non nel senso letterale del termine, ma hanno un modo del tutto particolare di vedere le cose, di mostrare la realtà che conoscono e proprio per questa ragione sono stati spontanei e istintivi. Per circa un’ora, sabato 17 dicembre nell’aula Proiezioni dell’Istituto, alla presenza della Dirigente Scolastica, professoressa Elisa Vita, i protagonisti hanno intrattenuto una platea formata da studenti, docenti e genitori. Fra il pubblico anche una rappresentanza dell’”ISC Nord” di San Benedetto del Tronto alla quale va il nostro più sentito ringraziamento per la partecipazione. “Il nostro Istituto – dichiara la Dirigente Scolastica, prof.ssa Elisa Vita - si connota da sempre per l’attenzione rivolta all’inclusione in ogni sua forma. L’attività teatrale è una di queste espressioni perché coinvolge ragazzi di classi diverse con abilità differenti e ognuno manifesta le proprie capacità. Un plauso speciale va agli studenti che hanno saputo mettersi in gioco e alle docenti, in particolare le prof.sse Cecilia Poletti, Marietta Lauro e Marina Gargano, per la loro grande professionalità e sensibilità”. |