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Giornata internazionale della donna - 8 Marzo
Scritto da Khadigia Cichetti, Nicoletta Gagliardi, Vicky Granatiero, Giorgia Lancianese – Redazione Blog   
giovedì 10 marzo 2022

DAL CORAGGIO DELLE DONNE LA SPERANZA DI UN FUTURO MIGLIORE



Stereotipo: parola di origine greca, formata da "στερεο-" (rigido) e "τύπος" (immagine). Si tratta di un'impronta, un'etichetta indelebile, basata su un insieme di pregiudizi e false credenze popolari che affondano le loro radici in una società sessista in cui per secoli le donne sono state escluse e hanno dovuto lottare per ottenere i loro diritti. Ancora oggi nessun paese può affermare di aver raggiunto totalmente l'uguaglianza di genere, poichè se così fosse, non ci sarebbero più episodi di violenza e discriminazioni, disuguaglianze sociali e disparità lavorative.

Nonostante il divario di genere le donne hanno sempre avuto ruoli fondamentali nello studio delle materie scientifiche: Marie Curie, madre della chimica moderna, la matematica Katherine Johnson che ha calcolato la traiettoria del primo americano in orbita e ha collaborato alle missioni Apollo 11 e Apollo 13, Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina, Emmy Noether, fondatrice dell’Algebra moderna (solo per citarne alcune). Eppure i loro contributi non sempre sono stati riconosciuti. Basti pensare alla fisica Lise Meitner che nel 1938 ha scoperto la fissione nucleareinsieme al suo collega Otto Hahn: solo il chimico tedesco, però, ha vinto il premio Nobel, mentre la Meitner è rimasta nell'ombra.

Parliamo, dunque, di donne che hanno combattuto per ottenere diritti di cui gli uomini godevano già da secoli. Tra le loro battaglie in campo italiano è doveroso ricordare alcune conquiste. Nel 1946 il diritto di voto è stato esteso anche alle donne, in netto ritardo rispetto ad altri paesi europei, quali Inghilterra e Germania. Nel 1970 il parlamento ha approvato la legge sul divorzio, liberando le donne dalle relazioni tossiche in cui erano state intrappolate per anni, senza una via di fuga. Nel 1978 hanno ottenuto il diritto all'aborto (ancora oggi non sempre garantito).

Vi sono, però, luoghi in cui le condizioni delle donne sono, a dir poco, preoccupanti. In molti paesi orientali, ad esempio, ma non solo, la donna deve completamente sottostare al volere maschile in quanto considerata inferiore, persino legalmente. Nel continente asiatico le donne subiscono discriminazioni ancor prima di nascere: in India e Cina è ammesso l’aborto selettivo, l’interruzione della gravidanza in base al sesso. In molte aree asiatiche e africane un orrore molto diffuso è quello delle "spose bambine": 12 milioni di ragazzine ogni anno sono costrette a sposarsi, anche a 10 anni. I matrimoni precoci costituiscono la negazione dei diritti fondamentali: vengono infatti private del diritto alla salute, fisica e mentale, del diritto all’infanzia, del diritto di avere l’opportunità di costruire il proprio futuro.

Le donne hanno dimostrato a tutti la loro perseveranza e la loro forza, anche nell’ambito “maschile” per eccellenza: la guerra. Non semplicemente un contributo ma un’adesione larga e consapevole quella delle donne italiane durante la seconda guerra mondiale: parteciparono alle azioni di guerriglia partigiana per liberare l’Italia dal nazifascismo. 4500 arrestate, torturate, condannate, 623 uccise, 3000 deportate in Germania. Cercavano la libertà contro un regime che le aveva relegate ancora più a fondo nella sfera familiare e domestica.

Il nostro pensiero, oggi, non può che andare alle donne ucraine: le guerriere che hanno preso le armi per difendere la loro patria aggredita, le vittime dei crimini di guerra, quelle che cercano di salire su un treno gremito con i figli in braccio, quelle accampate nella metropolitana di Kiev in attesa che cessino le bombe, le profughe in paesi stranieri. Ci sono donne, non solo in Ucraina ma anche in Russia, che attendono il ritorno di figli, mariti, padri, fratelli. Tutte accomunate dalla stessa disperazione ma anche da incredibile forza e dignità: dal loro coraggio la speranza di un futuro migliore in un mondo che garantisca uguaglianza e pace.

 

 
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